martedì 28 dicembre 2010

Giù al Nord - La stella di Garoua



In realtà il titolo poteva anche essere "Africa".
Sì ma poi sembrava troppo generico, ma non è mica l'Africa 
che pensate voi, quella è scontata.


Come dubitare che qui a Garoua non ci sia internet?
Mi trovo nella capitale della provincia del Nord, perché si chiama proprio così,
Nord, non stiamo lì ad andare in un nord con la n minuscola.
Del resto quella in cui risiediamo si chiama Centre. Che manchino di fantasia?

Sinceramente "Umbria" è più originale come nome. E anche quella ha le foreste.
Siamo ospiti nella struttura che fa sempre parte della stessa organizzazione
che comprende l'ospedale, il collegio, la scuola, ecc. di Mbalmayo, il COE.


Approfitto della connessione perché quando si incontra una celebrità poi bisogna vantarsene,
altrimenti non c'è alcun gusto.
Prima però una premessa. Parliamo di ippopotami.
Fino a qualche anno fa ne avevo un'immagine pacioccona e simpatica.
Rimane anche quella, ma chi frequenta l'Africa sa che è uno degli animali

più pericolosi che ci sono. Nonostante la stazza, è velocissimo sia in acqua
che a terra, se si viene inseguiti difficilmente gli si sfugge.
Da queste parti dire "nuoti come un ippopotamo" è un grande complimento.
E` erbivoro, ma se si sente minacciato, son guai seri, dato che si parla di qualche 
tonnellata di incazzatura pura. Ha dei dentazzi che credo essere lì solo per difesa,
non credo che ci siano erbe così difficili da masticare. Ne ha un paio che sporgono in avanti,
Quindi basta che apra la bocca e ti venga addosso che ti bucherella per benino.
E se non ti perfora parti vitali, vedi precedente considerazione in termini di peso.


Beh, di tutto mi aspettavo, tranne questo:


L'ippopotama "Africa", la star di Garoua.
Allora, io sparecchio, tu esci a dar da mangiare all'ippopotamo.

Notare che non siamo in uno zoo, ma sulle rive del fiume Bénoué, il suo habitat naturale.
Questo esemplare femminile, bella ippopotamona che sei, si chiama Africa. 
Il nome gliel'ha dato il tizio che intravedete a sinistra nella foto, perché quello a destra sono io, 
basta guardare la macchia sul gomito, non posso nemmeno imbrogliare. 
Ora pesa 4 tonnellate, e sono diciott'anni che il tizio, Liman Boucar Souaibou, 
che è un pescatore, se ne occupa. 
Se ho capito bene, da "piccola" la bestia ha perso la mamma e il nostro uomo l'ha allattata,
così gli si è affezionata. La scena è stata incredibile, quasi surreale. 
L'ha chiamata, emettendo uno strano verso e poi delle parole che forse erano in lingua locale. 
Non è arrivata subito, ma ha insistito per qualche minuto, era dall'altro lato del fiume, 
assieme a molti altri bestioni della medesima specie.
Gli ippopotami, se sono in acqua alta, hanno poche parti del corpo emerse, sembrano 
dei massi galleggianti, eppure lui la riconosceva da almeno 60 metri di distanza e la chiamava. 
Infatti a un certo momento è partita e ci ha raggiunti sulla nostra sponda.
Il Souaibou, il pescatore, si era premunito di mais, e gli abbiamo dato da mangiare a turno, accarezzandola.
Oggi aveva fatto almeno altri due giri con due gruppi di turisti, e ogni volta per chiamare 
la sua pupilla le avrà dato da mangiare. Infatti, se avete notato, Africa è obesa.

Giornata guadagnata, direi.
Ho saputo poi che questa ippopotama è famosa, di sicuro in città, e come potrebbe 
non essere così, ma anche fuori s'è sparsa la voce, infatti in giro per internet 
si trovano varie cose.

Domani si parte molto presto per l'Extreme Nord, e sì, è anche questo un nome proprio,
e se volete saperla tutta, esiste il Sud, l'Est, le anglofone regioni del Sud Ouest e Nord Ouest
i già noti Centre (Yaoundé, Mbalmayo,...) e l'Ouest dei Bamileke di cui ho già parlato 
nell'altro viaggio nel viaggio.
Altri nomi per fortuna non sono così "cardinali": Adamaoua, qui "sotto",

e il Littoral, sul mare, ovviamente. Grandi assenti: l'Extreme Centre. Ingiustizia?
Quindi questo di domani sarà un viaggio nel viaggio nel viaggio, dato che poi torneremo
di nuovo qui, luogo che usiamo come base, ci prestano pure la macchina.
Arriviamo, Extreme Nord (sulla ci andrebbe il cappello, ovvero accento circonflesso), 
terra di Bororo, popolo che ha una fisionomia riconoscibile, molto magri, visi allungati,
sembrano dei Somali più che dei Camerunesi, e se lo dico io, che non ho mai visto i Somali...
Visiteremo dei siti naturalistici molto belli e molto famosi.
Buon anno, e per la serie "sa feto al'ultimo?", noi il 31 saremo probabilmente 
dentro al parco nazionale di Waza.


PS: Per vedere qualche altra foto riguardo alla nostra Africa, segnalo 3 siti che ho trovato così al volo:
il primo è in italiano, gli altri 2 in francese ma anche chi non l'ha mai studiato capirà qualcosa, 
data la comune origine neolatina dei cugini d'oltralpe (frase interessante di cui ignoro il significato).
In alcune foto si vedono bene i dentoni sporgenti in avanti, oltre a quelli verticali.
A me è capitato di "allevare" una faina, cosa non comune, ma cacchio, così a occhio direi 
che un ippopotamo mi batte. 




3 commenti:

  1. Troppo divertente.Ho finito di leggere il post con le lacrime agli occhi.
    Mentre leggevo mi è caduto il ferro da stiro sul piede.

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  2. Antonius Maximus!!! Auguri per il tuo capo d'anno Africano! *hugs* Tha Awesome hippo is awesome. And you are more so!

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  3. Con il senso del tempo che si scandisce in Egitto arrivo sempre troppo tardi per rispondere a tono, inutile aggiungere auguri per un 2011 che segnera' la storia per questo blog, futura base di un libro che se non lo pubblica l'autore giuro lo faro' io diffusione compresa, ma una curiosita' circa l'animaletto della foto me la devo levare: haiprovato ad accarezzarlo?

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